venerdì 22 novembre 2013

"Lo Sceicco Bianco", regia di F. Fellini. Carlo Verdone presenta lapellicola al CinemaAmericaOkkupato.


Sabato 16 Novembre 2013.

Ore 19:00.
Ho appena parcheggiato la moto nella strada adiacente il cinema America e sono leggermente, per non dire enormemente, emozionato. Svolto l'angolo insieme al mio amico e il mio sguardo s'impelaga tra gruppi di persone sparse qua e là, quasi a formare un assedio stile impero. Tutti attendono Lui, il Mito. Io sono sempre più emozionato, ancora non ci credo che lo rivedrò per l'ennesima volta. Prendo un caffè al bar di fronte e mi accendo un sigaro, forse per allentare la tensione. 
Dopo un leggero caos in entrata, ci sistemiamo e posizioniamo con molta trepidazione. Alcuni bevono vino, altri birra, altri fumano come disperati. Si è creato un clima da assemblea d'istituto, e tutti attendono il grande rappresentante. 
Ad un certo punto il boato. "DAJE CARLO!" "'A MITICO!!!". Si scatena il putiferio, applausi come scrosci d'acqua, flash scatenati, enfasi alle stelle. Dallo zaino tiro fuori la mia inseparabile Nikon e faccio partire una raffica di scatti indefiniti. Mi perdo nelle varie inquadrature reali mentre la voce di Carletto mi fa da colonna sonora per tutto il tempo. Con la sua unica e incomparabile grandiosità, ha introdotto una delle pietre miliari del nostro amato cinema; "Lo sceicco bianco".
Personalmente ritengo importantissima questa prima opera Felliniana ( in Luci del varietà condivise la regia insieme a Lattuada, e quindi di suo suo, non vi era ancora nulla). All'epoca non ottenne molto successo, i critici accusarono Fellini di osservare in maniera distesa, beata e quasi sorniona, la triste realtà dei due sposini in viaggio di nozze a Roma. Il film sembrava un filmetto, diciamocelo senza buonismo, con protagonista il cavilloso e pedante Ivan Cavalli, interpretato sorprendentemente da Leopoldo Trieste. Nemmeno l'immenso Albertone figurò in maniera positiva, sempre secondo loro. Bah, contenti loro. 
Detto questo, continuerò a considerarlo uno dei più curiosi e magici film di Fellini.





2 commenti:

  1. Come ti capisco Pier e quanto condivido il parere più che positivo riguardo a questo film del nostro Federico. Com'è stato immortalare Carletto dal vivo? ^_^

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    1. Vale tesoro bello, sai benissimo Carletto che effetto mi fa. Ti dico solo che la Nikon andava da sola! Solamente due scatti son venuti sfocati :)
      Ha aperto il dibattito con le congratulazioni nei riguardi dei ragazzi del cinema "America", dopodiché ha presentato la pellicola, raccontando qualche aneddoto in più. :) Ovviamente c'era anche il suo fedelissimo Ernesto (assistente personale) :)
      Quanto al film, una sorpresa come sempre. Fellini ha questa caratteristica, ti fa entrare nel suo cocktail virtuoso fatto di storie e personaggi, ed ogni volta è una gran festa. :)

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